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Da Hermes a Mugler: l’uso dei colori nei flaconi dell’alta profumeria.

Da Hermes a Mugler: l’uso dei colori nei flaconi dell’alta profumeria.

La profumeria è un’arte capace di intrecciarsi ad altre forme espressive di eguale impatto, per risultati dalla potenza immaginifica senza pari. Ne è una dimostrazione l’uso di colori, forme e geometrie specifiche per la creazione dei flaconi delle più iconiche fragranze del panorama contemporaneo.

L’uso dei colori, in particolar modo, contribuisce ad arricchire e approfondire l’espressività di un profumo, attraverso due linee comunicative diverse: quella della cooperazione, ove le note olfattive e i colori associati al flacone vanno di pari passo per raccontare un contesto o un’immagine, e quella del contrasto, che ritroviamo in quei profumi i cui flaconi direzionano la mente altrove rispetto al senso intrinseco della fragranza, contribuendo così a un maggior senso di scoperta e di sorpresa.

Questi schemi comunicativi sono alla base delle creazioni di innumerevoli brand di profumeria di lusso e di nicchia, come ad esempio Dior, Mugler e Kenzo. Non solo, scopri tutti i profumi Hermes per conoscere al meglio l’approccio che questo grande marchio, tra i più apprezzati per l’estro creativo dei suoi flaconi, ha nei confronti della profumeria e di come essa si combini alle arti visive.

La simbologia dei colori

I significati applicati ai colori sono molteplici, tanto nella profumeria quanto nell’arte in generale, ma possiamo scorgere alcune specificità. Prendiamo ad esempio il giallo, e il modo in cui esso richiami l’oro, e dunque un’idea di lusso e sfarzo, in iconici capolavori come J’Adore di Dior o One Million di Rabanne. Il giallo, però, può anche rimandare all’idea di una terra selvaggia, calda, ricca di colori, proprio come accade con Terre d’Hermes. Proprio per Terre d’Hermes, inoltre, è curioso osservare il modo in cui la sfumatura dorata cambi in virtù della concentrazione del profumo, con tonalità nettamente diverse tra l’EDP in versione classica, il ben più concentrato EDP Intense e le diverse declinazioni della formula originale, come Terre d’Hermes Intense Vetiver e Terre d’Hermes Eau Givrèe. In ciascuno di questi casi, dunque, ritroviamo una profonda collaborazione tra quella che è l’espressività visiva del flacone e la sua potenza olfattiva. La medesima cosa avviene, ad esempio, col blu e il celeste, talvolta indicanti la semplice declinazione maschile di una fragranza, ma altre volte capaci di raccontare il mare e la componente acquatica e salina del profumo che ospitano in modi completamente nuovi e innovativi. Non una semplice associazione di colori, dunque, ma una metafora ben più profonda che trova poi compimento nelle note olfattive che caratterizzano la fragranza.

Merita di essere raccontato, però, anche un approccio diverso: quello legato all’assenza di colori. Anch’essa, infatti, può essere pienamente parte del racconto che si sta cercando di formulare con un EDP. Ne è un esempio l’iconico Flower by Kenzo, che adopera un flacone trasparente per lasciare spazio solo ed esclusivamente al fiore presente in esso. Il fiore è al contempo unico accenno di colore e di emozione, nonché soggetto assoluto delle attenzioni di chi indossa questo profumo. Il flacone, delicato nella sua forma ondulata, riesce a restituire un senso di freschezza già a prima vista ma, al contempo, a lasciare anche un profondo senso di scoperta su ciò che il liquido profumato al suo interno sprigionerà. Il suo flacone, dunque, è ciò che contribuisce a definire Flower by Kenzo un vero e proprio capolavoro olfattivo.

I flaconi colorati più belli nella profumeria moderna

Oltre ai già citati J’Adore di Dior, One Million di Rabanne  e Terre d’Hermes, possiamo senz’altro annoverare altri, emblematici casi in cui il mondo della profumeria ha impreziosito le sue opere con una scelta di colori originale e fortemente comunicativa. Tra le creazioni più apprezzabili, in tal senso, non possono che trovare spazio Alien Hypersenses di Mugler e il prezioso Fahrenheit di Dior. Nello specifico, il capolavoro di Mugler gioca su una combinazione di tonalità che vanno dal viola al rosa acceso, con elementi in oro che impreziosiscono il disegno generale. Questa combinazione diventa fondamentale per restituire al meglio l’idea di una ricettività dei sensi ampliata, che ci mostra la vera natura delle cose, anche se essa è apparentemente distorta. Un flacone, dunque, che si lega al profumo Mugler nel raccontare l’idea di un super Io. Fahrenheit, invece, gioca col rosso acceso, il nero e un fondo dorato per restituire l’idea di una temperatura sempre più alta, e dunque di una fiamma sempre più divampante. Ciò si lega alle note calde e suadenti dell’EDP, che non manca di evidenziare nelle sue note olfattive la sua profonda mascolinità. In tal senso, è impossibile non annoverare anche un altro capolavoro di Hermes, quale l’Eau Des Merveilles EDP, che gioca sulle tonalità dorate e sui toni più caldi dell’arancione e del marroncino per richiamare l’idea della sabbia del deserto e del calore che la caratterizza, suggerendo così l’idea di un tesoro prezioso in mezzo al nulla. Una fonte di bellezza ed eleganza con cui idratarsi.

 

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